di CASSANDRA - Le ultime parole del governatore lombardo Fontana sull'autonomia sembrano quasi una ricerca di giustificazione. Uno "scusate, non vi faremo del male". Leggiamo insieme:"Non bisogna temere la riforma sull'autonomia, ma la cialtronaggine con cui e' presentata da alcuni. Invece e' una grande opportunita' per il Paese, che vuole rendere gli amministratori responsabili delle loro capacita' o meno. Per uscire dalla vecchia politica, dall'assistenzialismo. Servirebbe soprattutto al Sud per far emergere le tante capacita' e proposte positive che vengono bloccate". Così Attilio fontana, presidente della regione Lombardia, durante il Forum ANSA dedicato alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. Ma caro presidente, a prescindere dalla politica del Sud, è il Nord che ha chiesto con chiarezza e a maggioranza in Lombardia e Veneto l'autonomia. Il popolo è sovrano e se il Sud non lo vuole essere, non può venir meno un patto elettorale, politico, che fa fede. Altrimenti che cosa hanno votato a fare milioni di cittadini del Nord? Hanno chiesto l'autonomia, previa autorizzazione della Campania? Perché se va bene a loro allora possiamo prendercela? Comprendiamo il linguaggio politico, mite e diplomatico, e siamo d'accordo come lei dice, che "Bisogna avere il coraggio di spogliarsi dagli interessi para-politci che spingono qualcuno a dire che l'autonomia va contro il Sud. Cambia solo chi spende i soldi, che diventa la Regione". Ma non possiamo aspettare che il Sud abbia il coraggio di cambiare. L'autonomia è stata chiesta a maggioranza, per favore non aspettate che chi è assistito approvi.