Autonomia, 10 miliardi se venisse applicata? Rizzi: E gli altri 53 che mancano per il residuo fiscale la Lega li lascia a Roma?

di Monica Rizzi – Mi appassiona questo dibattito sull’autonomia. La Lega improvvisamente rialza la bandiera del Nord? Prima lo fa l’ex ministro per le questioni regionali, Erika Stefani. Dicendo che insomma è il sistema che ferma tutto. Poi a ruota la segue il segretario lombardo  Grimoldi. Se ci fosse l’autonomia, dice, le regioni del Nord come Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, avrebbero 10 miliardi in più di cui disporre.

A me risulta che i miliardi siano 53 in meno, solo per la Lombardia perché se tanto mi dà tanto, il residuo fiscale è di 56 miliardi e su questo la Lega non tocca palla. Se 9,9 miliardi diviso tre fa 3 miliardi e qualcosa, ai lombardi spetterebbero gli avanzi.

“Analizzando dati dell’osservatorio economia e territorio delle Cna, l’applicazione del regionalismo differenziato per le Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, innescherebbe un incremento dei bilanci per le tre regioni interessate di 9,9 miliardi di euro tra spesa diretta e fondi agli enti locali”, dice Grimoldi.

Che cita anche altre fonti: “Secondo i calcoli dell’ufficio studi di Confcommercio, applicando il modello della Lombardia, che spende 2.458 euro l’anno pro capite per garantire i migliori servizi ai propri cittadini- afferma Grimoldi- si risparmierebbero a livello nazionale 66 miliardi dalla riduzione di sprechi e inefficienze”. Tre anni quelli passati dall’ottobre 2017 “senza risposte”, rimaste “sepolte dal Governo delle poltrone”, lamenta Grimoldi. Insomma, “altro che il Mes”, afferma il segretario lombardo del Carroccio, secondo cui e’ il regionalismo “la strada per risanare la nostra economia e mettere le ali ai nostri territori virtuosi”.

Tre anni senza risposte? Governo delle poltrone? Ma la Lega con chi è andata al governo, senza affrontare la questione settentrionale? Non ha forse votato il reddito di cittadinanza che genera disparità persino tra poveri del Nord e poveri del Sud? Quando mai sentiamo affrontare il problema del lavoro in Padania? Ne hanno parlato di più il governatore Bonaccini, il sindaco Gori, il sindaco Sala, il filosofo Cacciari, il direttore de La Stampa, Giannini, e qui mi fermo.

Cos’è, il 22 ottobre per la Lega nazionalista se non la commemorazione dei defunti, anticipata di qualche giorno…?!

Monica Rizzi – Segretario Organizzativo Federale Grande Nord

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