Attaccati ai discount

E’ in crescita il mercato della grande distribuzione, anche se l’attuale situazione inflazionistica porta a una maggiore attenzione dei consumatori verso i prezzi, con una crescita delle promozioni e dei discount. Allo stesso modo in crescita la fetta di mercato occupata dalla Marca del Distributore, attualmente attorno al 20%, ma che le previsioni vedono salire al 24,2% nel 2030. Per quel che riguarda gli operatori italiani del Gdo, le vendite crescono nel 2020 del 5,7% rispetto al 2019, aumento che sale al 10,9% rispetto al 2016 (+2,6% medio annuo). Questi i dati che emergono dalla nuova edizione dell’Osservatorio di Mediobanca sulla GDO italiana e internazionale a prevalenza alimentare. In questo contesto si conferma la crisi degli ipermercati, che passano dal 32,6% del mercato nel 2007 al 26,5% del 2021, incalzati dai discount (21,7%) piu’ che raddoppiati dal 2007 (9,5%),con i supermercati che restano i dominatori con il 43,1% del mercato nel 2021.

In riferimento alla crescita dei singoli operatori, il miglior risultato e’ appannaggio di MD, che segna un +10,7% medio annuo tra il 2016 e il 2020, seguita da Crai (+9,2%) e Lidl Italia (+8,4%). Nell’ultimo anno, invece, e’ Crai a realizzare la migliore performance (+15,9%), davanti a MD (+14,5%), Conad (+12,4%) e D.lt (+12,2%). In termini di redditivita’ del capitale investito (Roi) primeggia MD (22,7%), seguita da Eurospin (20,2%), Crai al 13,7%, Lidl Italia al 13,4% e Agora’ al 12,3%, con gli altri operatori tutti in cifra singola. Esselunga e’ al primo posto parlando di utili cumulati tra il 2016 e il 2020 con 1.212 milioni, a poca distanza da Eurospin a 1.137 milioni, Ve’Ge’ a 995 milioni, Selex a 962 milioni e Conad a 945 milioni. Carrefour ha cumulato perdite per 604 milioni, Coop per 460 milioni. Nel 2021 la concentrazione del mercato italiano e’ stabile: la market share dei primi cinque retailer e’ pari al 57,6%, con Conad che detiene la maggiore quota di mercato con il 15%, seguita da Selex al 14,5% e dalle Coop al 12,3%. Per quel che riguarda i grandi retailer internazionali quotati della Gdo, crescita delle vendite nel 2021 con un aumento del 3,6% rispetto al 2020. Risultati che hanno effetti molto positivi sui margini industriali (+13,1%) e sul risultato netto (+16,3%), mentre la Distribuzione Moderna in Italia ha visto un calo minimo dello 0,1%, anche se le previsioni per il 2022 parlano di una possibile crescita dell’1,3%. Infine, il mercato e-commerce non arresta la propria esplosione (+50% circa) che tocca l’8% del fatturato complessivo a livello globale, mentre in Italia si ferma sotto il 3%. Guardando alle abitudini dei clienti, si evidenzia come essi si siano spostati sempre piu’ sul discount e la Marca del Distributore nei negozi fisici, mentre online puntino soprattutto a categorie premium e superpremium, che coprono i 2/3 degli acquisti (67,2%) con una spesa che vale il doppio di quella nei negozi fisici e con un’attenzione sull’italianita’ dei prodotti.

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