riceviamo e pubblichiamo
Reddito di cittadinanza generalizzato? Non ai veneti!
Stiamo conoscendo una fase storica difficile. Il virus ha colpito una società già in ginocchio a causa di istituzioni ingiuste e corrotte, che negli anni hanno prodotto crescenti disastri economici. A questo punto, le nostre famiglie e le nostre imprese devono fare i conti con un’emergenza sanitaria che sta velocemente trasformandosi in emergenza economica.
In questo drammatico momento storico Asenblèa veneta afferma a gran voce che non si riconosce in chi, come il presidente Sergio Mattarella e il premier Giuseppe Conte, implora aiuti al resto d’Europa, con il progetto di trasformarci nei mendicanti della Ue. È comprensibile e giusto che le economie virtuose del Nord Europa, a loro volta impegnate a fronteggiare una situazione di emergenza, non siano disposte a finanziare – tramite gli eurobond o qualsiasi altro strumento – quel sistema fallimentare e clientelare che si chiama Repubblica italiana.
Allo stesso tempo, pensiamo che il Veneto debba rifiutare le elemosine messe in cantiere da Roma. Il governo ha un progetto ben chiaro: vuole trasformare tutti noi nei destinatari di un reddito di cittadinanza, che ora si vuole ribattezzare “reddito di emergenza”. Non è così che ricostruiremo il Veneto distrutto dall’Italia ben più che dal Covid-19. Lo ricostruiremo solo se permetteremo ai veneti di lavorare e intraprendere, senza che Roma allunghi le sue mani nelle nostre tasche e ci blocchi con regole di ogni genere.
Non vogliamo diventare accattoni che vivono di sussidi. Vogliamo difendere la nostra dignità e pretendiamo che lo Stato, nel 2020, si dimentichi di noi: non pretenda imposte dirette e non intralci la nostra voglia di fare. Sapremo trovare al nostro interno le forze per ripartire e la vera solidarietà che può venire in soccorso di chi è in difficoltà. D’altra parte il Veneto, che è uno dei territori più colpiti, ha le risorse per poter affrontare la situazione, se queste risorse restano destinate a tal fine e non continuino ad essere depredate dall’Italia, regalando denaro a tutti.
Roma ha deciso di trasformarci nel Mezzogiorno d’Europa, trasferendo a tutto il paese quell’assistenzialismo folle che, nei decenni passati, ha distrutto il Sud d’Italia.
Come veneti ci opporremo a tutto ciò.
Asenblèa veneta