Arrivi e sbarchi, un comandante di nave spiega i prelievi

corriere migrantidi SERGIO BIANCHINI – Sul Corriere del 22  marzo, con un titolo deviante verso il solito buonismo, un comandante militare descrive quasi senza veli la realtà degli”arrivi”.

Le navi militari italiane hanno fatto solo 11,8% dei “salvataggi” cioè dei prelievi sulla costa libica. Ma la grandissima maggioranza è fatta dalle famose ONG cioè le associazioni filantropiche dei miliardari imperialisti americani, inglesi e francesi che prelevano, nel modo chiaramente descritto i migranti e li portano…in Sicilia. Non si capisce l’odio per gli scafisti che sono quelli che portano per alcune centinaia di metri i migranti sulle navi dei “salvatori”. I quali, li salvano andando contro l’ovvietà ed anche contro la legge del mare che prevedono il salvataggio nel porto più vicino. Invece loro li salvano portandoli in sicilia a 800 km.
E’ chiaro che nello stato italiano è in corso una forte e tacita lotta tra quelli che almeno in parte ammettono la verità e quelli che sintonizzati con il mondialismo americano vogliono fare dell’Italia il ponte su cui far passare gli africani carne da macello per controllare l’Europa.
Il comandante dichiara anche che i migranti partono solo dal tratto di costa controllato dagli italiani e dal governo loro amico.”i migranti partono dalla Tripolitania, dove comanda Haftar “non ce ne sono”. Haftar è il comandante libico insediato a Tobruk rivale di Serraj l’amico degli italiani e dell’ONU.
Ma qualunque prelievo cesserebbe se funzionassero le espulsioni ed i rimpatri. Su questo aspetto però la fazione accoglientista, con la magistratura in testa, è ancora prevalente e impedisce di fatto i rimpatri.
Aspettiamo il tracollo di questa finta giustizia in cui ormai la maggioranza degli italiani, esplicitamente citata nei sondaggi, non crede più.
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