Arriva la grana delle case green. Chi paga il prezzo più alto?

La sessione plenaria riunita a Strasburgo ha approvato con 343 voti favorevoli, 216 contrari e 78 astensioni il mandato negoziale sulla proposta di legge, che passa ora alla trattativa con i governi dei Paesi membri. Secondo il testo varato dall’Europarlamento, tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2028.

I partiti sono ovviamente divisi. Il governo parla di una patrimoniale sugli italiani, il centrosinistra invece brinda alla velocissima e costosa transizione.

Ma chi paga il prezzo più alto? Chi può permettersi di ristrutturare casa? E gli anziani? E le famiglie già oggi in difficoltà? Quali risorse saranno messe in campo per sostenere imprese e lavoratori?

”In queste ore, dopo l’approvazione della direttiva Case GREEN da parte del Parlamento Europeo, la destra italiana, in primis la Lega e Fratelli d’Italia, parlano di patrimoniale a carico degli italiani sulla casa: è una bugia e ancora una volta siamo costretti a spiegare le cinque fake news della destra che fanno male all’Italia e al suo futuro e servono solo per difendere lo status quo di chi si sta arricchendo con i soldi delle famiglie e delle imprese italiane, come le società energetiche che, con la speculazione sul gas, solo nell’ultimo anno hanno realizzato 50 mld di euro di extraprofitti”. Così, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Avs Angelo Bonelli. ”Ecco le cinque fake news sulla direttiva Case GREEN – elenda Bonelli – la direttiva sul risparmio energetico sulle Case è dannosa per l’economia italiana, la direttiva è una patrimoniale sulla casa, le Case degli italiani non potranno essere vendute a causa dell’obbligo di ristrutturare, gli edifici in Italia sono troppo vecchi per essere rinnovati, i lavori di ristrutturazione sono troppo costosi e non sono un investimento redditizio. Le bugie di questa destra sono in realtà dei ‘no’ alla modernizzazione e alle speranze delle generazioni che verranno”. “Il Governo e la maggioranza che lo sostiene vogliono che, per i prossimi 30 anni, continui il dominio delle società energetiche che bruciano le fonti fossili. Noi chiediamo per l’Italia un piano strutturale che incentivi gli interventi a favore delle famiglie. Potremmo creare milioni di posti di lavoro, generare ricchezza, ridurre drasticamente il costo delle bollette energetiche e dare il nostro contributo alla lotta contro la crisi climatica,” conclude.

“Gridare all’eco-patrimoniale è un capolavoro “tafazziano”. L’ennesimo di questo Governo che parla del voto di Strasburgo sulle “CASE GREEN” come di una mega tassa europea che andrà a colpire tutti i cittadini italiani. Falsità volte a coprire una verità scomoda: la totale assenza di politica industriale di questo Governo. Stiamo parlando di una direttiva appoggiata dallo stesso Ministro dell’Ambiente del Governo Meloni, lo stesso Governo che ha smantellato pezzo dopo pezzo la più importante misura di efficientemento energetico presente in Italia, il Superbonus 110%”. Lo scrive su Facebook il deputato del M5S Stefano Patuanelli. “Oltre alla follia dell’aver cancellato una norma espansiva elogiata dalla stessa Commissione UE, la direttiva presenta in realtà ampi margini di discrezionalità agli stessi Stati membri, che potranno anche chiedere alla Commissione di adattare i target europei per particolari categorie di edifici residenziali, per ragioni di fattibilità tecnica ed economica – prosegue -. Come se non bastasse, il testo chiede la creazione di un fondo dedicato, l’Energy Performance Renovation Fund, come chiedeva il Movimento 5 Stelle: per rendere la transizione sostenibile davvero equa per tutti è infatti essenziale che i governi abbiano maggiori risorse oltre a quelle già esistenti”.

 

 

 

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