E’ stato per il momento ricomposto l’attrito sul presunto “divieto di festeggiare il Natale” nella scuola tedesco-turca di Istanbul. Lo riferiscono media tedeschi dando conto di un episodio indicativo delle tensioni fra BERLINO e Ankara. Dopo una riunione con la direzione (turca) dell’ “Istanbul Lisesi”, la sua sezione tedesca ha potuto annunciare per mail ai suoi 35 insegnanti che non c’e’ alcun “divieto di parlare del Natale nell’insegnamento”, riferisce l’agenzia Dpa. La comunicazione in pratica annulla l’indicazione impartita martedi’ scorso che nella scuola di Istanbul non era piu’ possibile insegnare alcunche’ delle tradizioni natalizie e anche di “cantare”, un aspetto che in Germania aveva fatto parlare lo scorso fine settimana di divieto di celebrare il Natale. La circostanza ha innescato veementi reazioni politiche arrivate fino a una richiesta di far convocare dal ministero degli Esteri l’ambasciatore turco a BERLINO. Un portavoce del dicastero tedesco ha parlato di “malintesi”: il divieto di insegnamento e canto era stato auto-imposto dalla sezione tedesca in conseguenza di una richiesta di spiegazioni sul perche’ gli insegnanti parlassero del Natale ma non sapessero rispondere a domande sulla “civilizzazione turco-islamica”. Incalzato da giornalista nella conferenza stampa del lunedi’, il portavoce del governo Steffen Seibert ha negato che la vicenda sia meritoria di un dibattito sui rapporti fra Germania e Turchia. Pur definendolo “deplorevole”, gia’ domenica il ministero degli esteri tedesco aveva annunciato che avrebbe cercato di risolvere la questione con la controparte turca.