Anche la Uil: Quel progetto di autonomia del governo va contro la Costituzione

La norma sull’Autonomia differenziata è incostituzionale: lo afferma il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri nel corso di un convegno sulla materia sottolineando che “non colma i divari” tra le diverse aree del Paese. “Siamo di fronte a una norma incostituzionale – dice – e bisogna avere il coraggio di dirlo. Non possiamo accettare divergenze a livello di scuola, di sanità, di infrastrutture, di politiche energetiche, di contratti di lavoro. Su tutti questi capitoli servono decisioni di carattere nazionale. La verità è che, complessivamente, anche sui temi del lavoro, manca un confronto vero con il Governo: siamo stati chiamati solo per essere informati. Evidentemente, è una scelta politica”. “Oggi, spiega, la distribuzione dei fondi avvantaggia le Regioni settentrionali che, in media, ottengono un finanziamento pro capite di 12.908 euro a fronte dei 10.484 euro dei cittadini del Sud. La spesa corrente pro capite nel 2020, è stata pari a 16.785 euro al Nord, mentre al Sud si è fermata a 12.927 euro: una differenza di circa 4 mila euro, rimasta costante negli ultimi dieci anni, durante i quali, dunque, ogni singolo cittadino del Sud è stato destinatario, complessivamente, di 40 mila euro in meno di spesa pubblica rispetto a ogni singolo cittadino del Nord. E, infine – ha concluso Bombardieri – anche il differenziale retributivo è notevole: un lavoratore del Sud percepisce 8.900 euro annui in meno rispetto a un suo collega del Nord”. Il disegno di Legge sull’Autonomia differenziata – sottolinea la segretaria confederale della Uil Ivana Veronese – non istituisce un fondo perequativo a supporto dei territori con minore capacità fiscale per abitante, come invece è stabilito dall’articolo 119 comma terzo della nostra Costituzione”.

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