La CGIA di Mestre si schiera con i taxisti che in queste ore stanno protestando nelle grandi città contro l’emendamento introdotto sul milleproproghe dove, di fatto, Ncc e tassisti saranno equiparati.
“Se questa novità legislativa sarà approvata definitivamente – commenta Paolo Zabeo – verranno parificate due attività economiche del trasporto urbano che sono nate con specificità e ambiti operativi ben diversi. Oltre al fatto che questa nuova disposizione aprirà le porte al fenomeno Uber che già oggi opera in alcune grandi città del paese, facendo una concorrenza spietata e sleale nei confronti dei taxisti”.
Pertanto, conclude Zabeo, “invece di introdurre una novità legislativa che rivoluzionerebbe il settore mettendo in ginocchio molti operatori, il Governo farebbe bene ad attivare il tavolo sulla legge delega concordato con i tassisti nel settembre del 2015 che, a distanza di quasi un anno e mezzo, non è stato ancora convocato”.