Altro aumento in vista per il pane. Le scorte di grano tengono ma non sono eterne

I prezzi di mais e grano tenero che sono aumentati la scorsa settimana rispettivamente dell’11% (passando da 297 a 330 euro a tonnellata) e del +9,4% (da 342 a 351 euro la tonnellata) “potrebbero aumentare ancora fino a 400 euro a tonnellata”. Lo riferisce Gianluca Lelli amministratore di Consorzi Agrari facendo il punto con l’Adnkronos sul mercato dei cereali in riferimento ai prezzi della Borsa Merci di Bologna che si basa sugli scambi fisici. Ancora più alte sono invece le quotazioni alle borse di Parigi e Chicago dove le quotazioni dei futures del mais sono già arrivate già a 400 euro a tonnellata. Lelli però non si sente di prevedere grandi aumenti sui prezzi al consumo del pane. “Qualche ritocco ci sarà – ammette – ma va detto che il prezzo del grano tenero su un chilo di pane incide per un 10%, mentre a incidere sono soprattutto i costi dell’energia e dei trasporti”. Quanto a una possibile carenza di scorte di grano tenero il numero uno di Consorzi Agrari esclude che “nel breve periodo ci possa essere un problema, certo se perdura questa situazione ci potrà essere perché parliamo del primo esportatore di grano tenero che è la Russia e del terzo che è l’Ucraina”.

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