Alitalia, la pandemia del debito più lungo della storia

di Michele Rusconi – Eccoci! Eccoci ancora all’ennesima vergogna di stato (s minuscola).
L’ennesima vergogna di questa repubblica delle banane (r minuscola).
La stavo aspettando, ero sicuro che sarebbe arrivata ed ero pronto a giocarmi lo stipendio, anzi … la cassa integrazione (ah no, no … quella non l’abbiamo ancora vista).

D’altra parte, in 20 anni di lavoro in ambito aeroportuale questa storia l’ho sentita … sempre! Sostanzialmente ogni anno.
Ogni anno, a prescindere dal Governo e dal suo colore, dalla situazione internazionale e dalle guerre in atto, dal contesto economica e dalle crisi in corso, si ripete il teatrino dei finanziamenti alla compagnia di bandiera.

Ed anche durante la più grande pandemia della storia moderna ecco, immancabilmente, arrivano gli aiuti ad Alitalia: nel decreto Rilancio viene previsto un fondo di 3 miliardi di euro per il 2020.

Non sanno più come chiamarli :
prestito ponte, investimento straordinario, sostegno alla liquidità, iniezioni di capitali.
Ma noi sappiamo tutti che sono soldi a fondo perso perché nessuna Compagnia al Mondo potrebbe mai restituire una tale somma, che oltretutto va ad aggiungersi ai 900 milioni di fine 2018 ed ai 400 del 2019.
Sappiamo che serviranno solo qualche mese, perché Alitalia continua a perdere più di un milione di € al giorno ed è evidente che fra qualche tempo sarà ancora crisi.
E soprattutto sappiamo che sono illeciti. L’ultima volta, a Dicembre del 2019 quando furono stanziati 400 milioni, vista la loro palese natura, il Governo pensò bene di non comunicare nulla ufficialmente alla Commissione Europea: sarebbero stati dichiarati “aiuto di stato” e quindi illegali secondo i criteri di leale concorrenza e libero mercato.
(Dimenticanza o segreto di Pulcinella, chiaramente la Commissione apri una procedura di infrazione già dopo qualche giorno).

In tutto questo, intanto i 3 commissari straordinari (perché 3 ?!) nominati dal Governo, con i loro 3 stipendi d’oro (ah ecco perché 3), continuavano il loro lavoro di “razionalizzazione dei costi”. Senza grossi risultati mi viene da dire, viste le perdite.
Eppure sono stati liquidati alcuni dirigenti con bonus di uscita da Lotteria di Capodanno ed altri assunti con stipendi per centinaia di milioni, superiori a quelli dei loro colleghi di Air France, British Airways e Lufthansa.
E per tutti, a fine dicembre 2019, è stato erogato un bel premio di fine esercizio, giustificato da “gli ottimi risultati ottenuti”.

Ah dimenticavo: fra i 3 commissari c’era anche il professor Laghi, già presidente del CdA di Midco, ovvero il precedente gestore di Alitalia.
Quindi, tradotto, il Commissario straordinario era la stessa persona che portò la Compagnia al disastro ed al commissariamento …

Adesso il Commissario è stato sostituito ed è tornato ad essere uno solo.
Ma i risultati di Alitalia sono quelli vecchi …
Adesso il Governo è cambiato (senza elezioni ??! Ah …) ed è tornato ad essere un “mischiamento” poco credibile.
Ma i risultati per Alitalia sono quelli vecchi …

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