Alitalia, Boni: non si risana, si “ricatta”. L’Italia è questa tragedia sul nostro conto corrente

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di Davide Boni – E’ da almeno un quarto di secolo e anche molto di più, che Alitalia ci tiene con i debiti sospesi per aria. E’ un caso italiano di Stato che fa economia e male, e che poi tenta di vendere, cedere, passare di mano, mentre la compagnia fa il giro del mondo più volte che Giulio Verne senza trovare un punto di arrivo. Parte ma non riparte mai. Lo stallo è vergognoso per un paese che sventola tutte le bandiere del caso e non sa come uscire da una delle crisi aziendali che fa il paio con altri grandi nomi dell’industria. Meglio non citarli.

Leggete poi qua.

“Atlantia – che si è fatta indietro ovvero la concessionaria più grande delle autostrade, scrive Ferrovie dello Stato, che è della partita, ndr – ha reso noto che non si sono ancora realizzate le condizioni necessarie per l’adesione al progetto, ferma la disponibilità a proseguire il confronto per l’individuazione del partner industriale”. E perchè? Perché Atlantia, ovvero le autostrade private che incassano  i nostri pedaggi, e via con altre tasse, aspettano di capire che fine farà la revoca delle concessioni autostradali, dopo la tragedia del ponte Morandi. D’altra parte qui si va di tragedia in tragedia.

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