di Luigi Basso – Da alcuni giorni si rincorrono sui giornali le voci di un interessamento molto forte del Governatore populista sardo Solinas alle sorti di Air Italy, compagnia aerea in liquidazione, schiacciata da perdite per il 2019 di ben 230 milioni di Euro.
Tali voci, se confermate, dovrebbero preoccupare i sardi più del coronavirus e dell’immigrazione.
Infatti Il Sole 24 ore di giovedì 20 febbraio ci informa che l’operazione che avrebbe in mente Solinas avrebbe un costo di circa 250 milioni di euro per l’acquisto del 51% del pacchetto azionario di Air Italy, oltre ad altri 250 milioni di Euro per gli investimenti, il tutto – sembra – per salvare il posto a 1.450 dipendenti.
Un vero bagno di sangue.
Del resto, che Solinas non sia un genio della finanza lo dicono sia le sue peripezie universitarie, sia il clamoroso insuccesso delle sue precedenti iniziative imprenditoriali coi soldi pubblici, durante la sua passata esperienza di assessore regionale: all’epoca il nostro eroe, rievocando i fasti del popolo di Shardana, antichi e leggendari abitanti della Sardegna che si dice solcassero il Mar Mediterraneo, lanciò la Regione Sardegna nell’impresa Saremar.
Finì coi libri in Tribunale.