
Tre degli indagati, la cui posizione è ritenuta di maggiore gravità Mario Primavera, 59 anni, Venera Lizio, di 71, e Orazio Mammino, di 39, sono stati posti ai domiciliari. L’operazione è stata illustrata durante una conferenza stampa alla presenza, tra gli altri, del Procuratore Michelangelo Patanè. “L’indagine – ha detto Patanè – è particolarmente meritoria ed apprezzabile poiché in tempi di attuale crisi economica e di difficoltà per molte persone, per tante famiglie che hanno disoccupati in casa, è intollerabile per il cittadino constatare che vi sono dipendenti pubblici che, forti del loro stipendio, del loro posto fisso, hanno questi comportamenti”.