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Abbasso i prefetti. Viva i prefetti. Viva il Nord. Abbasso il Nord. Il fastidio di avere memoria…

politica smemoratadi RICCARDO POZZI – La sindrome del disco rigido…. Me lo diceva sempre il mio insegnante di lettere che tendo a fidarmi troppo della mia memoria.
Ne ho sempre avuto una, a dir poco, prodigiosa. Solo che, col passare del tempo e con la normale tendenza a riempire il nostro disco rigido dei ricordi, viene fatalmente a mancare la capacità del nostro microprocessore a cancellare i ricordi obsoleti per far posto a quelli nuovi e più utili.
Il mio problema è proprio questo. Continuo a ricordarmi cose inutili come vecchi numeri di telefono ormai rottamati, codici e pin che nemmeno ricordo a cosa servano, ricordo vecchie conversazioni con persone che mi hanno dimenticato o che vorrei dimenticare anch’io.
Ricordo vecchi amici che, con le canne alla gola, scuotevano la recinzione metallica del penitenziario dove venivano detenuti i serenissimi (chi si ricorda più dei serenissimi?), mentre oggi sono in giacca e cravatta ad applaudire discorsi di sicurezza nazionale con piccolissimi alberti da giussano attaccati al doppio petto.
Ricordo antichi compagni di scuola e le loro invettive rabbiose contro  la repressione antiautonomista  delle prefetture, oggi seduti in platea mentre applaudono il prefetto che parla di unità nazionale.
Insomma è una sindrome fastidiosa e faticosa da contrastare.
Dovrei far posto a nuove e più moderne ideologie unitariste, dovrei lasciare spazio utile per registrare nuove parole d’ordine e nuovi percorsi politici. Invece continuo a tenere memorizzate vecchie fregature e antiche tirannie, cose che evidentemente non esistono più o comunque non servono.
Forse è proprio in questo che consiste l’invecchiare.
Forse è proprio in questo che consiste il non farsi fregare.

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