8 marzo, meno fiori e più impunità per i reati (in crescita) sulle donne

Per i reati spia della violenza sulle donne nel quadriennio 2018-2021 si rileva un incremento dei delitti commessi per tutte le fattispecie con una variazione del +18% per gli atti persecutori, del + 30% per i maltrattamenti contro familiari e conviventi e del +2% per la violenza sessuale. E’ quanto emerge dal report del Servizio Analisi Criminale del Dipartimento di Pubblica sicurezza sull’andamento dei reati riconducibili alla violenza di genere, avvenuti in Italia nel quadriennio 2018-2021, con un ulteriore approfondimento per l’ultimo anno considerato e diffuso in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, che si celebra oggi. L’incidenza delle donne sul totale delle vittime si mantiene costante, attestandosi intorno al 75% per gli atti persecutori, tra l’81 e l’83% per i maltrattamenti contro familiari e conviventi e con valori che oscillano tra il 91 e il 93% per le violenze sessuali. La percentuale dei reati scoperti oscilla, con i valori massimi per gli atti persecutori, per i maltrattamenti contro familiari e conviventi e per le violenze sessuali nel 2018, rispettivamente con il 78, l’84 e il 70%, mentre per gli omicidi nel 2020 con il 92%.

Per gli atti persecutori (cosiddetto “stalking”), l’azione di contrasto, dopo aver evidenziato una progressiva decrescita dell’efficacia fino al valore piu’ basso nel 2020 (58% di reati scoperti tra quelli commessi), nel 2021 fa rilevare una significativa inversione di tendenza, attestandosi al 66%. Nell’ultimo anno l’incidenza dei reati commessi rapportati alla popolazione residente risulta piu’ elevata in Sicilia, Campania e Puglia. Le regioni in cui, invece, si registra un’incidenza minore sono il Veneto, le Marche e il Trentino Alto Adige. Anche per i maltrattamenti contro familiari e conviventi l’azione di contrasto, dopo una progressiva decrescita fino al valore piu’ basso nel 2020 (71% di reati scoperti tra quelli commessi nell’anno), nel 2021 evidenzia un’inversione di tendenza, con un incremento della percentuale dei delitti scoperti che si attesta al 76%. Sicilia, Campania e Lazio risultano le regioni con la piu’ elevata incidenza dei reati commessi; Valle d’Aosta, Molise e Liguria, sono quelle in cui tale incidenza e’ piu’ bassa. Anche per la violenza sessuale, declinata in tutte le sue forme, nel 2021 resta sostanzialmente stabile l’efficacia dell’azione investigativa, con una percentuale di casi scoperti che cresce di un punto e si attesta al 61%. Sono l’Emilia Romagna, la Liguria e il Friuli Venezia Giulia le regioni con la piu’ elevata incidenza dei reati commessi rapportati alla popolazione residente, mentre Calabria, Basilicata e Abruzzo evidenziano i valori d’incidenza piu’ bassi. Delle donne vittime, il 71% sono maggiorenni e il 77% di nazionalita’ italiana.

 

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