di DAVIDE REDOLFI – E così, puntuale come un orologio svizzero, ecco l’ennesima presa in giro di questo governo.
L’annuncio : (FORSE) 300 milioni per ridurre le accise sulla benzina.
A parte il fatto che il ministro Salvini in campagna elettorale dichiarò alla trasmissione MATTINO 5 che “dal lunedì dopo l’insediamento del governo, almeno una parte di queste accise non ci saranno più”, sono passati 120 giorni e noi la benzina la paghiamo come prima, se non di più.
Ma analizziamo un po’ di dati.
Nel 2017 sono stati venduti 43,5 MILIARDI di litri di benzina. Prendiamo per esempio un prezzo medio pari a 1,75 al litro
Le accise su quel litro di benzina sono pari a 1,012 euro.
Dunque se moltiplichiamo il solo dato delle accise per i litri venduto scopriamo che lo stato lo scorso anno ha incassato una cifra pari a 44 miliardi e 22 milioni.
Se a questa cifra togliamo i 300 milioni annunciati dal governo, e dividiamo ancora per i 43.5 miliardi di litri scopriamo che il risparmio per i consumatori sarà pari a 0,007€ al litro.
Ovvero 0,48 euro di risparmio per un pieno da 50 litri di carburante…
Forse Salvini, Di Maio credono ancora alla storiella del popolo bue. I dati parlano chiaro.
Non erano i due leader quelli che si scagliavano contro le “mancette elettorali”?
Andiamo a reperire i soldi tagliando in quei settori dove il grasso cola. Stoppiamo i regali alle regioni che non sono in grado di gestire i propri (o meglio, quelli dei padani) soldi.
Abbiano il coraggio di prendere iniziative forti e concrete. Solo così potremmo davvero abbassare il cuneo fiscale sui lavoratori e imprenditori del nord.
Altrimenti, la rabbia dei popoli del nord sarà sempre più forte, e per citare un famoso slogan….