di ANGELO VALENTINO – Moody’s ha declassato il rating dell’Italia a Baa3 da Baa2, cambiando l’outlook in stabile. Ma il rating del Nord è lo stesso? L’istituto nel suo declassamento cita il fatto che possa crescere la probabilità di una uscita dall’euro del’Italia.
Da qui tutte le tensioni monetarie, lo spread e quello che già sappiamo.
E anche Fitch, un’altra agenzia di rating, dice che un nuovo scivolone potrebbe innescare un effetto-domino sul comparto bancario. “L’abbassamento di un gradino può avere conseguenze sugli istituti come Bnl (BBB+), Credito Emiliano, Intesa Sanpaolo, Mediobanca e UniCredit (tutte BBB) e Unipol Banca (BB+). Ma i problemi più gravi potrebbero colpire gli istituti più esposti ai Btp, a partire da Popolare Sondrio (rapporto del 360% fra titoli in portafoglio e capitale Cet1), Mps (250%) e Banco Desio (240%). I nostri istituti di credito, sempre secondo Fitch, rischiano soprattutto l’erosione di capitale dovuta al crollo dei prezzi dei titoli di Stato, un rialzo nei costi della raccolta e il quadro di instabilità macroeconomica che si annuncia sul medio periodo”. Così il Sole 24 Ore.
Ma la nostra domanda è un’altra. Qual è il rating delle nostre regioni? Quando lo scorso anno si parlava di autonomia (ricordate il referendum caduto nel nulla con la Lega al governo?, ndr), ebbene, Moody’s riconfermava alla Regione Lombardia un rating superiore a quello dello Stato italiano. “Si tratta di un caso eccezionale nel panorama mondiale, come evidenziato dalla stessa agenzia americana e che ribadisce la specialità della nostra regione”. Era il commento dell’allora assessore lombardo all’economia Massimo Garavaglia, ora viceministro all’Economia.
Il documento dell’agenzia di rating parlava di un rating Baa1, grazie ad un livello molto basso d’indebitamento, alla solida situazione finanziaria, “la robusta e diversificata base economica, un sistema sanitario in equilibrio e fortemente efficiente, e una flessibilità delle entrate tributarie superiore rispetto a tutte le altre regioni italiane”. Tuttavia, gli unici fattori di debolezza che emergono dalla relazione di Moody’s derivano dallo scenario nazionale con uno Stato centrale che puntualmente fa segnare un nuovo record a livello di debito pubblico.
Giusto per non dimenticare che il Nord sta pagando per tutti.