di STEFANIA PIAZZO – L’autodeterminazione dei popoli non abita in Spagna, ma nonostante il dogma degli Stati immutabili, i politici di quel Paese, nello specifico catalani, hanno il coraggio di andare comunque avanti pur sapendo che Madrid mette in campo ogni mezzo per fermare il processo di indipendenza.
La notizia di oggi, è che la procura generale dello stato spagnolo ha presentato denuncia per presunta ‘disobbedienza’ contro la presidente del parlamento catalano Carme Forcadell di cui ha chiesto l’incriminazione per avere fatto votare in luglio una mozione sul percorso verso l’indipendenza della Catalogna.
Nella denuncia depositata presso il tribunale superiore di giustizia Forcadell è accusata di avere deliberatamente disobbedito alle sentenze della corte costituzionale di Madrid che vietano al ‘Parlament’ di votare risoluzioni sul processo di indipendenza.
E cosa avrebbe fatto di incostituzionale Forcadell? Non ha forse incarnato nel proprio atto politico la volontà popolare? Non è forse vero che i partiti secessionisti hanno la maggioranza assoluta nell’assemblea di Barcellona e controllano il governo catalano del presidente Carles Puigdemont? E che quindi stanno governando con un preciso mandato sovrano, cioè raggiungere l’autodeterminazione o la forma più ampia di autonomia rispetto al governo centrale?
Se questa è l’Europa, che la Spagna incarna alla perfezione, allora non possiamo non dirci catalani, indipendentisti, contro la concezione di un potere che viene dall’alto, per volontà divina, e non dal basso, dal popolo, dalla gente, dal mondo che cambia. Non solo perché la storia va avanti, ma perché la debolezza degli Stati, prigionieri di Bruxelles, delle decisioni della finanza, di una sovranità svenduta in cambio della schiavitù del pareggio di bilancio come credo assoluto, non possono durare in eterno e lo dimostra la debolezza dell’Europa e la sua inconsistenza davanti a ogni scelta, ad ogni emergenza.
La giustizia spagnola, ci ricorda la cronaca, aveva rinviato a giudizio per disobbedienza l’ex-presidente catalano Artur Mas e due ex-ministri, chiedendo anche l’incriminazione del capogruppo del partito di Puigdemont al Congresso di Madrid Francesc Hpoms per il referendum consultivo sulla indipendenza del 2014.
E’ successo che il presidente catalano ha denunciato in messaggi all’Onu e al Consiglio d’Europa la “persecuzione giudiziaria” attuata dalla Spagna contro i dirigenti indipendentisti. Risposte?