di ROBERTO BERNARDELLI – Ci sono 15 province siciliane ai primi posti per la richiesta di Quota 100. Nel totale, sono in ogni caso le province del Sud a superare quelle del Nord nelle richieste per andare in pensione. Il provvedimento di Matteo Salvini, 62 anni di età e 38 anni di contributi per finire di lavorare, fa il botto nel meridione. Milano e Torino invece sono fanalino di coda nelle richieste (rispettivamente settantesima e 87esima).
Ma in assoluto in testa alla classifica c’è L’Aquila, poi arrivano Enna, Cagliari. La Capitale è appena 29°, 39° Trieste che apre la classifica del Nord. Mentre 15° è Palermo poi con Napoli (Catania ottava, Messina nona, Palermo 15esima). Tra le province del Sud, Catanzaro è 6°. Milano è 70°, Torino all’87°. Bolzano 106° e ilVerbano Cusio Ossola, ultima su tutti.
Dal reddito di cittadinanza a quota 100, la Lega Sud incassa e il Nord vota pure per ringraziare via Bellerio. Surreale.
Scusate, ma le province siciliane sono 9, non 15…
Che aggiungere?
Una sola considerazione.
Ieri La Stampa di Torino molto argutamente osservava che è un errore mortale distinguere le responsabilità per i disastri del governo Di Maio – Salvini, accollandole solo ai 5 stelle e dare ad intendere che Salvini, se dipendesse da lui, le cose andrebbero meglio.
Ecco, questa cartina di Quota 100 è di una chiarezza che vale più di 1000 discorsi: io la metterei con la cartina della distribuzione del reddito di cittadinanza, sulla schermata principale, tappezzerei il Marriot con queste due cartine.
Rappresentano plasticamente che Di Maio e Salvini sono i due nemici del Nord: Di Maio perchè è la sua natura, Salvini per un bieco calcolo di interesse personale.