“Nel Distretto di Napoli restano ineseguite attualmente 50mila sentenze definitive, 30mila delle quali di condanna e 20mila di assoluzione”. Lo ha detto il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini incontrando i giornalisti a Napoli dopo un incontro con i responsabili degli uffici giudiziari sulla carenza di personale amministrativo. Dodicimila delle 50mila sentenze definitive non eseguite – hanno precisato fonti del Csm – riguardano persone da arrestare. Ai provvedimenti restrittivi si uniscono – ha sottolineato il procuratore generale di Napoli Luigi Riello – i mancati sequestri di beni.
Il Garante per l’Infanzia: “In certe zone della Campania l’incesto è la normalità”
Il Garante dei minori campano lancia l’allarme: “Abbiamo testimonianze dirette e indirette”. Pubblicati i nomi dei quartieri a rischio
Sergio Rame – Mar, 21/06/2016 – 14:31
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“Abbiamo testimonianze dirette e indirette, che ci sono intere zone in quartieri molto critici in cui l’abuso sessuale, l’incesto, è elevato a normalità”. A lanciare l’allarme, subito rilanciato dall’Huffington Post, è stato il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Campania, Cesare Romano, che oggi ha presentato una ricerca choc che getta un’ombra su tutta la Campania. Si stimano, infatti, oltre 200 casi di maltrattamenti e violenza “sommersa” fra le mura domestiche. I posti più colpiti? I quartieri Salicelle ad Afragola, Madonnelle ad Acerra, Caivano e alcuni quartieri di Napoli.
L’allarme del Garante dell’Infanzia
“Abbiamo fatto questa ricerca proprio per evidenziare che il fenomeno è abbastanza consistente, è trasversale ed è molto sommerso – ha affermato Romano – La nostra ricerca, che è a campione, fatta sugli ambiti territoriali e su alcuni comuni, evidenzia oltre 200 casi e abbiamo testimonianze dirette e indirette, anche se non compaiono nella ricerca, che ci sono intere zone in cui l’abuso sessuale, l’incesto, è elevato a normalità”. Secondo il report del Garante dell’Infanzia, ci sono quartieri “molto critici come il quartiere Salicelle ad Afragola, quello di Madonnelle ad Acerra, come tante zone di Napoli, e non ultimo Caivano con i fatti che ben conosciamo”. Proprio a Caivano, negli alloggi del Parco Verde, è trtagicamente morta la piccola Fortuna dopo essere stata gettata da un terrazzo da chi avrebbe abusato di lei per anni. “Vogliamo accendere i riflettori su questo fenomeno – ha concluso Romano – e fare qualcosa che sia non solo un approfondimento ma soprattutto prevenzione e contrasto a un fenomeno che va sicuramente combattuto”.
I numeri della ricerca
Secondo la ricerca presentata oggi a Napoli, l’80% dei minori vittime di abusi è in età preadolescienziale. Nell’87% dei casi si tratta di bambine tra i 6 e i 10 anni. “Purtroppo – si legge – quello degli abusi intrafamiliare resta una stima perché si tratta di violenze sommerse dal momento che una violenza tra le mura domestiche è molto più difficilmente comunicabile dalle vittime, confuse dai vincoli familiari con i responsabili”.ì
Il GIORNALE di SALLUSTI in prima PAGINA.
E pensate come andrà con l’allungamento delle prescrizioni…